Gli ultimi giorni di Fiume dannunziana (I. E. Torsiello e G. D’Annunzio, 1921) EPUB GRATUITO
EPUB GRATUITO: Italo E. Torsiello: Gli ultimi giorni di Fiume dannunziana.
Cronache e documenti fiumani (contenente gli otto proclami di Gabriele d’Annunzio; i nove bollettini di guerra della reggenza del Carnaro ed altri documenti)
(epub compresso zip)
Per la storiografia attuale il legame tra Gabriele D’Annunzio e il fascismo è pressoché inesistente: il poeta operò avendo in vista obiettivi politici che il Mussolini socialista del 1919 rinnegò ben presto e, anzi, combatté attivamente.
Come ha sottolineato più volte Giordano Bruno Guerri, il fascismo si appropriò di tutti gli elementi di immagine che D’Annunzio aveva inventato (le divise, i discorsi dal balcone, gli slogan, l’eia eia alalà, il saluto legionario, il fez, il linguaggio…), ma svuotandone il significato e sostituendolo con valori e politiche diversi.
Nell’azione di D’Annunzio, e in particolare nella liberazione di Fiume, culmina un processo rivoluzionario di ispirazione socialista e libertaria (forse l’unico nella storia italiana), che era iniziato con la svolta del XX secolo, grazie a movimenti di sinistra delusi dall’inerzia del Partito Socialista Ufficiale:
- i nazionalisti di Corradini, che concepiscono la nazione come un soggetto collettivo che si muove sul piano internazionale con relazioni paritetiche e combatte l’imperialismo;
- gli interventisti e gli irredentisti, come Corridoni, che vogliono portare a conclusione il processo di unificazione risorgimentale ma, al tempo stesso, concepiscono un’Italia profondamente riformata e con nuovi rapporti di classe;
- i futuristi, orientati verso una politica anarchica e libertaria;
- i sindacalisti rivoluzionari di Alceste de Ambris e, dopo la prima guerra mondiale,
- gli arditi che entrano prepotentemente sulla scena sociale come soggetto politico.
Nel 1919 queste forze elaborano un progetto di confederazione o, come si diceva allora con terminologia di sinistra, un fascio: sono i Fasci Italiani di Combattimento, il cui programma è ampiamente scritto da De Ambris e sottoscritto da Mussolini; ma è a Fiume, particolarmente con la proclamazione della Reggenza Italiana del Carnaro e la promulgazione della Carta del Carnaro redatta da De Ambris e D’Annunzio, che questo variegato processo rivoluzionario trova il suo momento di maggior coesione e consapevolezza.
Rimasto in Italia, Mussolini dà al movimento fiumano un sostegno molto debole e, nel momento culminante, si tira indietro accordandosi politicamente col Governo e consentendo a quest’ultimo di attaccare Fiume militarmente.
D’Annunzio sopravvive all’attacco e alla caduta della città istriana, ma con ogni evidenza è politicamente sconfitto: Mussolini, che non aspettava altro, si disfa dei vecchi Fasci Italiani di Combattimento, fonda il nuovo Partito Nazionale Fascista e, godendo di una evidente copertura politica, tenta di neutralizzare ogni altra formazione rivoluzionaria per poi prendere (o meglio: ricevere) il potere attraverso la farsa della marcia su Roma del ’22.
Italo Torsiello, nel testo disponibile qui in formato epub, descrive da testimone diretto gli ultimi giorni della Fiume dannunziana e riporta i discorsi del poeta-Comandante, i bollettini e i decreti della Reggenza.