Antonio Labriola: Caro signor Sorel… (1902)
Antonio Labriola
Caro signor Sorel…
(Discorrendo di socialismo e di filosofia,
Saggi intorno alla concezione materialistica della storia, III:
2a ed. Loescher, Roma 1902) – Pdf gratuito
[Il titolo: Caro signor Sorel… è redazionale, ad indicare che l’interesse di questo saggio, nella prospettiva della collana Weimar Caffè, non è il tema del materialismo storico, che rientra nel pensiero moderno, bensì il dialogo con Sorel, la cui opera è uno snodo da cui si dipartono molti percorsi del socialismo contemporaneo].
«Mi parrebbe di far cosa poco men che assurda, se premettessi alla stampa di queste lettere delle parole di introduzione.
Perché vengano alla luce, nella forma di un volumetto, è spiegato nell’ultima.
Noto qui soltanto, che queste pagine recano un qualche complemento, e aggiungono una certa chiarezza ai miei due saggi intitolati: In memoria del Manifesto dei Comunisti; e Del Materialismo Storico – Dilucidazione Preliminare.
A quei due saggi io portai qualche lieve correzione, e feci qualche piccola aggiunta, ma solo in pochi punti, nella edizione francese apparsa quest’anno. Eccone il titolo: Essais sur la Conception Matérialiste de l’Histoire, par Antonio Labriola; avec Préface de G. Sorel, Paris 1897, chez V. Giard et E. Brière.
Con così breve Avvertenza apparve – e precisamente il 6 Dicembre 1897 – la prima edizione italiana di questa raccolta di lettere, che ora io ristampo con alcune modificazioni nel testo e nelle note, che son quasi tutte ripigliate dall’edizione francese venuta fuori nel 1899.
Se non che, tra quelle due edizioni, e ossia tra il 1897 e il 1899, accadde che il signor Sorel, al quale queste lettere furono indirizzate, e il mio amico Croce che m’incoraggiò a pubblicarle, portassero di tali critiche alle dottrine del materialismo storico, che io mi credetti in obbligo di risponder loro con le aggiunte che introdussi, così in fine come in principio, dell’edizione francese appunto. Quelle aggiunte ora io riporto qui in Appendice (I e II).
Roma, 30 maggio 1902
Antonio Labriola»