Gianni Ferracuti: Compagno D’Annunzio, alalà!
Gianni Ferracuti: Compagno D’Annunzio, alalà!
Compagno D’Annunzio, alalà!
Italianità e socialismo nell’impresa Fiume:
scritti di Gabriele D’Annunzio e Alceste De Ambris
Agli inizi del Novecento in Italia si sviluppano movimenti di sinistra fortemente critici nei confronti del Partito Socialista, ritenuto inadeguato a difendere gli interessi dei lavoratori e troppo compromesso con la classe borghese.
Ne fanno parte i nazionalisti, che sotto la guida di Corradini si collocano a sinistra; i futuristi, il cui partito è su posizioni anarchiche, laiche, anticlericali; gli irredentisti, per i quali l’ampliamento dei confini alle “terre irredente” deve accompagnarsi a una riforma completa della struttura economica del Paese e dei rapporti di classe; i sindacalisti rivoluzionari, che hanno ben chiaro il primato della società sullo Stato, del lavoro sulla proprietà, e vogliono usare il sindacato come strumento rivoluzionario.
Poi, naturalmente, ci sono D’Annunzio e Mussolini.
Il primo trasformerà questo amalgama di movimenti diversi in un progetto organico, che si incarna nell’impresa di fiume e nella Costituzione ideata insieme al sindacalista rivoluzionario Alceste de Ambris; il secondo, Mussolini, abbandona la battaglia del Poeta, si accorda con Giolitti per la resa di Fiume e, dopo l’inevitabile uscita di scena di D’Annunzio, si impadronisce di tutta l’immagine legata al fiumanesimo, si propone come erede del Poeta, ma ne tradisce tutti i valori di democrazia, libertà e rivoluzione sociale.
Il libro documenta il dibattito di questa sinistra alternativa tra il 1910 e il 1920, pubblicando in appendice i seguenti testi completi: –
Alceste de Ambris: La questione di Fiume
– Gabriele D’Annunzio: Disegno di un nuovo ordinamento dello Stato Libero di Fiume (Carta del Carnaro: in nota anche il testo primitivo predisposto da De Ambris)
– Gabriele D’Annunzio: Disegno di un nuovo ordinamento dell’esercito liberatore
– Alceste de Ambris: La Costituzione di Fiume, commento illustrativo.