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Gianni Ferracuti: Quel mito chiamato Spagna: Convivenze, conflitti e nevrosi identitarie nella cultura spagnola
Gianni Ferracuti: Quel mito chiamato Spagna: Convivenze, conflitti e nevrosi identitarie nella cultura spagnola Quel mito chiamato Spagna delinea l’affascinante percorso di un Paese alla perenne ricerca della propria identità e oscillante tra le convivenze più ardite e i conflitti più aspri. Spagna è il Califfato di Cordova, la riconquista, il cammino di Santiago e l’inquisizione, l’impero dove non tramonta il sole, don Chisciotte e il flamenco, il modernismo e l’arte disumanizzata di Ortega y Gasset, l’ansia religiosa di Unamuno e il grottesco di Valle-Inclan… L’autore ha costruito questo libro partendo da idee e immagini che una persona di media cultura associa al termine “Spagna”, ha disposto queste idee cronologicamente e…
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Gianni Ferracuti, Profilo storico della letteratura spagnola (ebook e cartaceo)
Indice La Spagna delle tre culture…………………………………………………………………………………….. 5 L’Hispania visigota. L’invasione araba secondo la storiografia tradizionale. Chi sono gli arabi? I conflitti religiosi. al-Ándalus. Cordova. La scienza ispano-araba. Dall’emirato al califfato. Letteratura ispano-araba. Filosofi arabi. Sefarad. Gli intellettuali ispano-ebrei. La cabala. La scuola dei traduttori di Toledo. Reconquista e conflitti religiosi. I re cattolici. Cristianizzazione. Letteratura medievale La poesia tradizionale ………………………………………………………………………………………… 38 Le jarchas. La poesia galego-portoghese. Il villancico. La poesia epica. Il Poema de mio Cid ……………………………………………………………………. 46 Il Poema de mio Cid. L’interpretazione del Poema: il neotradizionalismo. L’autore e la datazione. Il significato del poema. Il mester de clerecía ………………………………………………………………………………………….. 59 I giullari e i chierici. Gonzalo de Berceo.…
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Autonomia dell’arte e nuova idea del realismo nell’estetica modernista – pdf gratuito
Gianni Ferracuti: Autonomia dell’arte e nuova idea del realismo nell’estetica modernista, “Mediterránea”, 9/2010, pp. 7-35 “Negli anni a cavallo tra XIX e XX secolo gli artisti sono ormai padroni di una libertà espressiva totale: il trattamento artistico di qualunque tema, quindi anche del reale, non è più subordinato a regole, ma è un’operazione con cui l’artista produce un oggetto estetico che ha il suo valore in se stesso e non nel confronto col vero o con valori ideali extra artistici”. Scarica il pdf gratuito. Pagina dell’autore
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Ferdinand Brunetière: Symbolistes et Décadents (pdf gratuito)
«Dans un temps où, sous prétexte de naturalisme, on avait réduit l’art à n’être plus qu’une imitation du contour extérieur des choses, les Symbolistes, rien qu’en se nommant de leur nom, ou en l’acceptant, ont paru rapprendre aux jeunes gens que les choses ont une âme aussi, dont les yeux du corps ne saisissent que l’enveloppe, ou le voile, ou le masque. «Un paysage est un état de l’âme»: on se rappelle ce mot d’Amiel; c’est le seul que l’on ait sauvé du naufrage de son Journal intime». Scarica il testo completo in pdf Pagina dell’autore
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Charles Baudelaire: Le gouvernement de l’imagination (pdf gratuito)
Il est évident que, d’après les notions que je viens d’élucider tant bien que mal (il y aurait encore tant de choses à dire, particulièrement sur les parties concordantes de tous les arts et les ressemblances dans leurs méthodes!), l’immense classe des artistes, c’est-à-dire des hommes qui se sont voués à l’expression de l’art, peut se diviser en deux camps bien distincts: celui-ci, qui s’appelle lui-même réaliste, mot à double entente et dont le sens n’est pas bien déterminé, et que nous appellerons, pour mieux caractériser son erreur, un positiviste, dit: «Je veux représenter les choses telles qu’elles sont, ou bien qu’elles seraient, en supposant que je n’existe pas». L’univers…
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Studi Interculturali #1, 2014
Studi Interculturali è una rivista quadrimestrale, disponibile in versione digitale gratuita. Viene pubblicata per iniziativa di Mediterránea, Centro di Studi Interculturali del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste. Sommario del volume 1/2014 Veronica Balbo, “Tra Scilla e Cariddi, ovvero dalla padella alla brace”: evoluzione e involuzione dei CPT dalla legge Turco-Napolitano alla legge Bossi-Fini. Pier Francesco Zarcone, Mondo islamico, laicità e secolarizzazione. Mario Faraone, “Which is it to-day, morphine or cocaine?”: l’oppio e i suoi derivati come elementi strutturali, interculturali e creativi nei testi letterari, memorialistici e saggistici di lingua inglese del XVIII e il XIX secolo. Gianni Ferracuti, Contro le sfingi senza enigma: Estetismo, critica antiborghese e…