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Gianni Ferracuti: Julius Evola
Gianni Ferracuti Julius Evola Completa e rigorosa introduzione generale al pensiero di Julius Evola, lontana dalle esaltazioni e dalle condanne acritiche, che il pensatore romano ha ricevuto, e particolarmente attenta ai testi originali. La metodologia rigorosa, la chiarezza espositiva e l’obiettività del giudizio rendono questa monografia raccomandabile in modo particolare a chi voglia addentrarsi per la prima volta nell’opera complessa di Evola. Disponibile per kindle Pagina dell’autore
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Gianni Ferracuti: Lo Sciamano e il Pensatore e altri scritti coevi (Arkhé, 1)
Gianni Ferracuti Lo Sciamano e il Pensatore (Arkhé, 1) «Se il divino, paradossalmente, si rivela attraverso il mondo, quest’ultimo può esser vi-sto secondo due diverse prospettive: a) ciò che le cose sono fisicamente; b) ciò che esse si-gnificano in quanto ierofanie. L’uomo arcaico si è occupato della seconda prospettiva. Se la divinità può manifestarsi attraverso il mondo sensibile, questo, allora, non può essere radicalmente altro dalla divinità. Come minimo è necessario che esso sia assoggettato al potere del divino. più specificamente, nella mentalità arcaica e mitica, il mondo «è», formal-mente, un potere del divino. Così l’uomo non si preoccupa di ciò che l’oggetto è secondo la prospettiva scientifico-razionale, non perché…
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Camino de Santiago
Gianni Ferracuti: IACOBUS, Storie e leggende del Camino de Santiago (seconda edizione riveduta) Camino de Santiago è il nome di un pellegrinaggio che, nella sua forma più classica, parte da Roncisvalle, nei Pirenei, e arriva alla basilica dedicata all’apostolo Giacomo (sanctus Iacobus, Santiago) nella città di Santiago de Compostela, nella parte occidentale della Galizia spagnola: un cammino di oltre 800 km, nella maggior parte dei casi svolto a piedi, seguendo un percorso fissato nel medioevo, e normalmente prolungato – oltre la città – fino al Cabo Finisterre (o Fisterre, in gagliego), tradizionalmente considerato l’ultimo lembo occidentale d’Europa. Si tratta di una devozione molto antica: nel medioevo la città di Santiago…
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Studi Interculturali 2, 2018
Studi Interculturali 2/2018 Sommario Pier Francesco Zarcone: Anniversario di un incubo balcanico: la disgregazione della Jugoslavia Gianni Ferracuti: Don Chisciotte dal mito alla realtà: nuova idea di nazione, critica del tradizionalismo e interculturalità in Unamuno e Ortega y Gasset Mario Farone: «An unsettling glimpse of stillman’s unpredictable violence»: The Tempest di William Shakespeare in «The ultimate city» di J.G. Ballard Michele Federici: L’invenzione del pubblico di Umbria Jazz: comunità e esperienze in movimento Princesa Aquino Augsten: Racconti bilingue spagnolo-guaraní: I mille Oneiroi III, Via Crucis di una donna a cura di Ana Cecilia Prenz Kopušar Pier Francesco Zarcone: Quarant’anni dalla rivoluzione islamica in Irān Pier Francesco Zarcone: Antun Sa‘Ada: Vita, pensiero…
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Studi Interculturali 1/2018
Studi Interculturali 1/2018 Sommario Gabriella Valera (ed.): Tempi grammaticali e poetica della temporalità: Lingue, autori e traduttori a confronto (atti del seminario s-Tradurre. Ciò che la lingua non può e la traduzione deve, Università di Trieste 29-30 Marzo 2017 Pier Francesco Zarcone: Alle origini della filosofia in occidente: dal mito a Platone ed esiti successivi Miriam Begliuomini: Un’utopia sommersa: (ri)leggere l’opera di Gabriel Audisio (1900-1978) Gianni Ferracuti: Cosa NON è l’interculturalità/em> Pier Francesco Zarcone: L’evoluzione ideologica sciita che portò a Khomeini Scarica il pdf gratuito Versione a stampa (print on demand, 299 pagine) Pagina dell’autore
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Julián Marías: Religione e sicurezza in Occidente
«Questa vita che mi è data, perché sia mia debbo accettarla e prenderne possesso. Però sembra che potrei anche non accettarla; equi nasce il paradosso: non posso semplicemente «non accettare» la vita, ma dovrei «rifiutarla», dovrei far qualcosa in positivo per spossessarmene o esonerarmi da essa. Per vivere debbo far qualcosa in ogni istante, però anche per non vivere debbo far qualcosa, suicidarmi o lasciarmi morire. La vita è qualcosa che occorre prendere o lasciare, prendere in un modo o in un altro, un daffare non imposto, epperò proposto; debbo accettare la vita o rinunciare ad essa; però, non potendo rinunciare a ciò che non è mio, debbo primariamente farla…